Il volontariato è un’attività arricchente perché ti permette di aiutare gli altri, ma anche di conoscere storie che è importante diffondere per sensibilizzare le persone su temi cruciali come la Pace, l’Uguaglianza e il rispetto dei Diritti Umani. 

Tra queste storie c’è quella di Yaya. 

Yaya è il diminutivo di Kidiosi Yaday Kidiapongo, un ragazzo originario del Congo che è arrivato in Italia negli anni ‘90 grazie alla richiesta di ricongiungimento famigliare e che oggi, come volontario per RESQ, porta la sua testimonianza nelle scuole. 

Quando lo abbiamo incontrato a Trieste ci ha raccontato il suo vissuto e ciò che ci ha colpito del suo racconto è che ha scelto di diventare volontario perché si sente privilegiato rispetto agli altri suoi coetanei. 

I valori umani in cui crede hanno radici forti grazie agli insegnamenti ricevuti da bambino e rafforzati dal rugby, uno sport che Yaya ama e insegna. 

Tra questi spiccano il sostegno reciproco, l’avanzare nonostante le difficoltà anche quando la palla ovale rimbalza in modo irregolare: sono metafore che ricordano ciò che accade nella vita e per lui lo sport è un modo per ispirare e spronare i più giovani.  

Lo scorso luglio ci ha affiancato per un breve periodo nelle nostre attività di assistenza medica gratuita a favore dei fragili e degli indigenti perché voleva conoscere anche altri contesti oltre a quelli dove già opera come volontario. 

Yaya ha mostrato tanto entusiasmo per l’esperienza vissuta con Donk Humanitarian Medicine odv perché ha visto quali sono le esigenze di chi ha problemi di salute, ma che non sono così gravi da richiedere l’accesso al Pronto Soccorso, e qual è l’impatto concreto delle attività di medicina umanitaria nella vita di queste persone. 

Il periodo con Donk Humanitarian Medicine odv gli ha permesso di mettere a fuoco quali sono i suoi obiettivi e noi siamo davvero orgogliosi di averlo avuto tra i nostri volontari, ma soprattutto di poter condividere la sua storia! 

Grazie Yaya!