Ieri, domenica 7 luglio, Trieste ha ospitato il Santo Padre in visita in occasione della 50ª edizione delle Settimane Sociali dei cattolici in Italia, il tema cardine della manifestazione è stato la democrazia. 

Una giornata significativa per il capoluogo regionale perché Trieste è una città che sorge sul confine, è uno spazio in cui convivono diverse culture e religioni, ma è anche la porta d’ingresso della Rotta balcanica.  

Papa Francesco durante la mattinata ha incontrato in forma riservata alcuni rappresentanti ecumenici, docenti e studenti dell’Ateneo triestino, migranti e persone malate o con disabilità. A seguire ha celebrato la messa in Piazza Unità d’Italia alla presenza di tante persone, tra questi anche i volontari e le volontarie di Donk Humanitarian Medicine odv. 

Condividiamo alcune parole dell’omelia: 

“Fratelli e sorelle, da questa città di Trieste, affacciata sull’Europa, crocevia di popoli e culture, terra di frontiera, alimentiamo il sogno di una nuova civiltà fondata sulla pace e sulla fraternità; per favore, non scandalizziamoci di Gesù ma, al contrario, indigniamoci per tutte quelle situazioni in cui la vita viene abbruttita, ferita, uccisa; portiamo la profezia del Vangelo nella nostra carne, con le nostre scelte prima ancora che con le parole. Quella coerenza fra le scelte e le parole. E a questa Chiesa triestina vorrei dire: avanti! Avanti! Continuate a impegnarvi in prima linea per diffondere il Vangelo della speranza, specialmente verso coloro che arrivano dalla Rotta balcanica e verso tutti coloro che, nel corpo o nello spirito, hanno bisogno di essere incoraggiati e consolati. Impegniamoci insieme: perché riscoprendoci amati dal Padre possiamo vivere come fratelli tutti. Tutti fratelli, con quel sorriso dell’accoglienza e della pace dell’anima. Grazie”.

Nel messaggio lanciato dal Papa ritroviamo i valori sui quali è fondata anche Donk HM odv: non si può essere indifferenti davanti alle persone che giungono a Trieste dalla Rotta balcanica.

Nel video pubblicato da Vatican News è stato intervistato anche Ali Mudassar, che collabora con la nostra associazione come mediatore culturale in affiancamento ai nostri medici e ai nostri infermieri volontari che si occupano di prestare cure mediche gratuite a favore dei fragili. La sua testimonianza è disponibile dal minuto 2.10. 

Il video integrale è disponibile a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=jj0nOZyah0g